"C'è sempre futuro nel nostro futuro" M. Bottura
- Menetto Federico
- 22 apr
- Tempo di lettura: 2 min
"C'è sempre futuro nel nostro futuro" M. Bottura

Ieri mattina sono andato a trovare Alessandro Andretta nel suo ufficio, da Ale Fresh Market
Lui è il mio socio! Uno specialista della frutta.
Una chiacchierata per allinearci su progetti e visioni.
Ma appena entrato, qualcosa mi ha spiazzato.
Nessun profumo di caffè.
Nessuna tazzina fumante ad accogliermi.
Solo Alessandro, con un sorriso e un’arancia in mano.
"Ti offro questa," mi ha detto, porgendomela.
L’ho guardata, stupito. “E il caffè?” ho chiesto d’istinto.
Lui ha sorriso ancora, con quella sua aria da visionario:
“Oggi iniziamo con la vitamina C.”
Ho accettato l’arancia, sbucciandola piano, mentre il profumo agrumato si diffondeva nell’aria. Un profumo fresco, vivo. Ho staccato uno spicchio e l’ho portato alla bocca. Dolce, succoso, pieno.
E mentre lo masticavo, ho sentito dentro di me una strana emozione.
Perché lo sapevo. Lo sapevo benissimo.
Siamo nel mezzo di una rivoluzione.
Da tutta la vita il caffè è il mio mondo.
L’ho servito, raccontato, valorizzato.
Il Caffè Pedrocchi è stata la mia casa per quasi 10 anni.
Ho visto persone incontrarsi davanti a una tazzina, siglare accordi, innamorarsi. Il caffè non è solo una bevanda: è un rito, un linguaggio universale, un ponte tra le persone. Il piacere e il lusso alla portata di tutti.
Eppure, oggi il caffè è in crisi.
Non solo perché i prezzi stanno salendo alle stelle, con il costo del chicco che vola a livelli record per i cambiamenti climatici e la speculazione.
Non solo perché le torrefazioni faticano, e molti baristi sono costretti a scegliere miscele più economiche per non perdere clienti.
È in crisi perché sta cambiando la cultura del caffè.
Oggi la gente beve meno espresso, sceglie alternative, cerca nuove esperienze.
La sostenibilità, la salute, il gusto stanno riscrivendo le abitudini di consumo.
E così capita che entri in un ufficio e, invece del solito caffè, ti venga offerta un’arancia.
E allora mi chiedo: cosa significa tutto questo?
È solo un caso, o è il segnale che qualcosa di più grande sta accadendo?
Ho finito di mangiare l’arancia in silenzio, riflettendo.
Alessandro mi guardava, curioso di capire la mia reazione.
L’ho guardato anch’io, poi ho sorriso.
“Questa cosa è potente,” gli ho detto. “Mi hai servito il futuro.”
Lui ha annuito.
“Il cambiamento è già qui, Federico. Dobbiamo solo capire come interpretarlo.”
Sono uscito dal suo ufficio con il sapore dell’arancia ancora in bocca.
Fresco, pulito, inaspettato.
E dentro di me, una certezza: sono socio di Alessandro perché lui non guarda indietro, non difende il passato, costruisce il domani.
E io investo solo sul futuro e sono a fianco di chi vuole cambiare davvero!
Grazie Alessandro Andretta , ora siamo pronti per il prossimo round ;-)
PS. Sappiate che continuo ad amare il caffè.
Mi fido solo di RIVIERA DISTRIBUTORI e Sandro Bonacchi con loro il caffè è davvero una esperienza da fare!
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