La natura? È un asset.
- Federico Menetto
- 28 lug
- Tempo di lettura: 2 min
Ieri 9 luglio la Commissione Europea ha lanciato la “Roadmap verso i #NatureCredits”.
Un cambio di paradigma: la natura entra nel bilancio.
Non è più solo un bene da proteggere.
È un valore da certificare, remunerare, moltiplicare.
I Nature Credits sono azioni misurabili, certificate e investibili che migliorano gli ecosistemi.
Chi li realizza (agricoltori, pescatori, forestali, enti pubblici, imprese) viene remunerato.
Chi li acquista (aziende, fondi, istituzioni, cittadini) migliora impatto, reputazione e resilienza.
- Estendere una foresta
- Rigenerare fondali e coltivare alghe marine
- Proteggere gli impollinatori
Ogni azione può diventare un credito.
Ogni credito, un’opportunità economica.
Come funziona:
– Gruppi di agricoltori o gestori ambientali realizzano un progetto di ripristino
– Un certificatore indipendente ne valuta impatti, qualità e metodo
– Il progetto riceve un certificato ambientale (step 1)
– Questo consente di generare crediti ambientali (step 2), vendibili sul mercato
– Le entrate tornano a chi ha realizzato l’azione, creando redditività ecologica
Per le imprese:
– miglioramento della creditworthiness
– riduzione dei rischi di filiera
– accesso più facile al finanziamento
– leve reputazionali e ambientali reali
Per gli attori agricoli e locali:
– nuove fonti di reddito
– suoli più fertili, meno input
– ecosistemi più resilienti
– modelli produttivi più sostenibili
(E senza nuovi vincoli: lo strumento è volontario)
Il mercato potenziale?
Fino a 180 miliardi di dollari a livello globale
L’UE punta a coprire il gap annuale di 37 miliardi di euro per la biodiversità
Ma attenzione:
🟢 Certificazione rigorosa
🔄 Governance trasparente
❌ Niente greenwashing
✅ Coinvolgimento bottom-up dei territori
Timeline:
– Call per gruppo esperti aperta fino al 10 settembre 2025
– Consultazione pubblica sulla Roadmap aperta fino al 30 settembre 2025
– Prime linee guida attese a metà 2026
Ursula von der Leyen ha detto:
“Dobbiamo mettere la natura nel bilancio. È questo che fanno i nature credits.”
Il degrado ambientale non è più un costo esterno.
È un rischio interno: per supply chain, assicurazioni, margini.
Investire nella natura non è green. È smart.
Con Blu Farmers e insieme ad alcuni partner, stiamo sviluppando modelli di #blueverticalfarm: sistemi integrati per la coltivazione verticale in ambiente marino, che rigenerano biodiversità, sequestrano CO₂ e creano nuove economie costiere.
Un esempio concreto di come i Nature Credits possono finanziare la rigenerazione marina, generando valore per chi produce, per chi investe, per chi protegge.
Il futuro arriva, veloce!







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