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  • eventi2012

Non voglio fare la fine del pollo, anche se Fileni!



Cosa ci puó insegnare il caso Fileni?


Premetto che #report non lo seguo e spesso ho subito le conseguenze dei loro servizi.

Metodo, modalitá e scopo non mi piacciono.


Sui settori dove ho investito io ha sferrato attacchi più volte: pasta, pizza, ristorazione e pesce.


L’effetto è di creare piccole sacche di opinione radicale, minare l’impegno di molte aziende anche se nel medio periodo le notizie si dimenticano e tutto torna alla normalità. Favorendo, ovviamente indirettamente, quella parte di industria che nemmeno ci prova a prendersi impegni.


Purtroppo situazione come queste minano la #credibilità di certificazioni Bio, #BCorp, #Iso37000 e così via.


Il sistema delle certificazioni è l’unica strada possibile?


Io credo che occorra #promuovere un processo di #miglioramento continuo, creando consapevolezza e cultura, prima nella propria community e poi nelle altre.


Sono molte le occasioni in cui affronto questo tema. Ovviamente con i #Blufarmers e #Mitilla, nel mondo del caffè con #Amici e #Fluid

Immaginate nei #foodretail di #Arà e #Humus


Da dove partiamo?


Dall’utopia descritta da Adam Smith

“Non è certo dalla benevolenza del macellaio, del birraio o del fornaio che ci aspettiamo il nostro pranzo, ma dal fatto che essi hanno cura del proprio #interesse.” E’ la celeberrima frase, scolpita nella Ricchezza delle Nazioni.

Per esempio in UNO.61 affrontiamo ogni giorno questa battaglia: ponendosi in un mercato con un prezzo elevatissimo, certi del #prodotto e della #filiera, che vogliamo valorizzare e non sfruttare. Siamo in costante paragone con il nostro impegno (che riteniamo superiore ad una certificazione) che è il nostro interesse primario e soprattutto quello della nostra community


Si! Siamo davanti non al “giudizio” o alla “#certificazione” di terzi interessati ma non necessariamente così in challenge come il team, i fornitori, la #community spesso abbonata.


Così in nostro impegno è costantemente sotto la ferocia di chi è disposto a spendere molto di più perchè crede prima di tutto in noi. Una bella responsabilità.

Colpi come questi non solo minano la Fileni ma tutte le aziende che lavorano con quei criteri a favore di aziende che criteri non ne hanno proprio.


Sulla pasta è successo così.

Gli italiani, che vantano il primato idel consumo, mangiano una pasta trafilata al teflon, con tempi di essicazione veloci senza porsi domande sulla #funzionalità e il #nutrimento. Guidati da prezzi troppo bassi, e #porzioni troppo elevate da nuocere alla salute ed essere a quel punto bandite dai #nutrizionisti.


Sarà dura vincere questa battaglia ma ci accontentiamo mostrare una strada come mi ha insegnato Birgit Cameron

If we can illustrate a path for the bigger companies to take, then we’ve won”

Anche in questo caso l’importante è partecipare: la vittoria è qualcosa di sistemico a cui se non partecipi è impossibile vincere.


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