Selezionare talento o costruire cultura?
- Menetto Federico
- 22 apr
- Tempo di lettura: 1 min

Selezionare talento o costruire cultura?
Ogni volta che faccio un colloquio ho la tentazione di dover trovare “il più forte”.
Il curriculum migliore.
La competenza giusta.
Ma la verità è che non sto solo scegliendo qualcuno che sappia FARE
Sto cercando qualcuno che sappia STARE
Nel gruppo. Nelle difficoltà. Nei momenti decisivi.
Nel calcio c’è un esempio che racconta bene tutto questo: la Juventus.
Per anni non ha vinto solo perché aveva i giocatori più forti.
Ha vinto perché ha costruito una cultura, un modo di stare insieme che si chiama “stile Juve”.
Alla Juve non basta essere bravi. Devi sapere stare dentro un sistema che ti chiede disciplina, rispetto e senso di responsabilità.
Si vince insieme, si perde insieme. E il talento, da solo, non ti salva.
Poi tutto questo è svanito. E infatti si vede 🤕
La vera domanda in fase di selezione allora non è:
“È il più preparato?”
Ma piuttosto:
“È uno che ci farà crescere come squadra?”
“È uno che capisce che il risultato arriva se ognuno fa la sua parte, anche quando non si vede?”
Perché il talento ti fa vincere una partita.
La cultura ti fa vincere i campionati.
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Lo striscione è stato sanzionato!
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